Il biotrituratore da giardino si rivela un nostro alleato. Perché? Se ci pensi bene, ad ogni cambio di stagione, quando ci prendiamo cura del nostro giardino, a pesarci non sono la potatura o lo sfalcio ma piuttosto la fase di pulizia e smaltimento/trasporto degli scarti. Infatti, una volta ammucchiati a terra i rami prendono molto più volume di quando stanno sulla pianta.
Prima di spiegarti cos’è, ti illustro alcuni numeri: in un’area di 1000 mq si producono 125 metri cubi di residui e scarti (tutto ovviamente varia in base a dimensione e numero di piante). Una quantità enorme! Grazie all’ausilio di un biotrituratore tale volume può essere ridotto del 75% e in più diventa facile da smaltire.
Per legge – anche se può sembrarti anormale – coloro che hanno uno spazio verde e si occupano di manutenzione del verde, non possono abbandonare i residui nelle campagne o nei cassonetti dell’indifferenziata. Hai 2 possibilità: o lo si trasporta su una piazzola attrezzata (isola ecologica) oppure si trasforma in compost riutilizzabile in giardino. Per ovviare a quest’ultima scelta, hai bisogno di un grande spazio per far decomporre rami e frasche, oppure un biotrituratore che sminuzzi gli scarti.
MA COSA E’?
Il biotrituratore (o trinciarami) è una macchina moderna che permette lo sminuzzamento di rami, foglie, potature in genere, insomma, di tutti i residui derivanti dalla pulizia e manutenzione di un giardino o di un orto.
Esistono biotrituratori elettrici oppure con motore a scoppio con diverse prestazioni in base alla potenza del motore.
COME FUNZIONA?
È formato essenzialmente da tre parti: il motore, la camera di triturazione e la tramoggia. Il motore è fissato su un piano in lamiera e l’albero in uscita è collegato con una cinghia ad un dispositivo rotante su cui sono fissati dei coltelli. Mettendo in movimento il motore, il portacoltelli inizia a ruotare e, per la forza centrifuga, le lame ad esso fissate iniziano a ruotare insieme a tutto il dispositivo. Le ramaglie, introdotte nella tramoggia, arrivano alla camera di triturazione dove il sistema rotante con i coltelli le sminuzza in parti molto piccole che escono al di sotto della macchina.
A COSA SERVE?
Il prodotto così ottenuto, finemente tritato, sarà accumulato in una compostiera e diventerà un ottimo compost in 10-12 mesi. Oppure, se lasciato all’aperto in superficie, farà un’ottima pacciamatura organica per orto e giardinaggio, utile a proteggere il terreno in tutte le condizioni atmosferiche. In caso di pioggia questo strato impedisce l’erosione, mentre con il caldo e con il gelo funziona bene da isolante e da regolatore dell’umidità.
Da oggi in poi sai cos’è e come funziona un biotrituratore. Se l’articolo è stato interessato continua a seguirci lasciando la tua e-mail sotto o iscrivendoti gratuitamente al Gruppo ufficiale di Facebook.
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